Il Premio Chiara, Francesco Costa e «California»

Posted on 22 set 2022

Ieri sera sono stato alle Ville Ponti di Varese per assistere alla presentazione dell’ultimo libro di Francesco Costa, «California», in occasione del «Premio Chiara».

Premio Chiara

Copertina del libro

In realtà questa mia partecipazione è stata una grossa coincidenza, visto che avevo scoperto il fatto pochi giorni prima, e l’evento era senza prenotazione. Conosco Francesco Costa perché sono un fiero abbonato de «Il Post» (del quale Costa è vicedirettore), e ascolto ogni mattina il suo podcast «Morning».

Ammiro la sua capacità di raccontare gli Stati Uniti, nonostante sia un Paese di cui non condivido la mentalità, il modo di vivere dei suoi cittadini, gli usi e i costumi; riesce a coinvolgere e a suscitare l’interesse delle persone, sia grazie al suo lavoro di giornalista e scrittore (sempre svolto in maniera trasparente, chiara e umana), che anche grazie ai suoi racconti sui social (Instagram in particolare), sul suo blog, nel suo podcast e nella newsletter.

Ma torniamo a ieri sera: come accennato, l’evento si è tenuto alle Ville Ponti. Location magnifica, imponente e carica di storia, ma al contempo moderna e al passo con i tempi. La presentazione del libro inizia subito in medias res, con una breve introduzione da parte dell’organizzatrice dell’evento1, e subito dopo il discorso dell’autore. Costa inizia a raccontare: racconta di come gli è venuta in mente l’idea di iniziare a scrivere un libro sulla California, e di quanto le scelte politiche appartenenti alla storia recente degli USA e gli ancor più recenti fatti di cronaca l’abbiano spinto, in un certo qual modo, a decidere di scrivere proprio riguardo questo Stato, così famoso e amato all’estero, ma altrettanto pieno di contraddizioni e “odiato” dagli americani.

La sala è piena!

Ha spiegato i motivi e le vicende storiche, politiche e sociali per cui si è giunti ad un esodo generale dei californiani verso altri Stati (Texas e Idaho, per citarne alcuni), raccontando anche molti aneddoti interessanti sugli USA. Costa è riuscito a portare avanti da solo un discorso di più di 40 minuti senza perdere l’attenzione degli spettatori (e, anzi, incrementandone l’interesse), ed ha tirato fuori un sacco di fatti, dati, aneddoti che da soli basterebbero per un altro libro.

Oltre a lui era presente in videoconferenza Rudi Bianchi, imprenditore e fratello dell’organizzatrice, che vive negli Stati Uniti da circa trent’anni. Oltre ad avvalorare ciò che lo scrittore raccontava, Bianchi ha poi parlato della propria esperienza negli USA: del sistema scolastico molto diverso dal nostro, delle relazioni sociali tra “bianchi” e gli altri, delle grandissime disparità sociali che gli standard di vita della California provocano.

Dopo l’incontro, Francesco Costa ha risposto alle domande del pubblico e successivamente c’è stato il firmacopie, durante il quale sono riuscito a recuperare un suo autografo e a scattare anche un selfie con lui.

Francesco Costa ed io

Beh, che dire… aspettatevi la recensione del libro molto presto, su questi schermi!


  1. Milanese, diplomata all’Accademia di Brera, (Bambi Lazzati, ndr) ha insegnato alle Scuole Medie Inferiori e Superiori disegno e storia dell’arte. Ha aperto un ufficio di pubbliche relazioni e coordinamento mostre ed eventi culturali collaborando con diversi enti pubblici e privati e gallerie (Accademia di Brera, Fondazione Mazzotta, Permanente) ed è stata Direttrice di Villa Panza del FAI per tre anni. Da ventidue anni è Responsabile del Premio Letterario dedicato a Piero Chiara a cui si è affiancato il Festival del Racconto. È inoltre Presidente degli Amici dei Musei di Varese. ↩︎